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Benefici delle spezie.

16/01/2018

Soddisfano l’olfatto, il palato e non solo…

Conosciute fin dall’antichità e utilizzate principalmente per insaporire le pietanze, le spezie rappresentano una categoria di alimenti dalle interessanti proprietà benefiche.

In alcune culture, già diversi secoli fa, si erano intuiti i loro effetti positivi sulla salute dell’uomo, ma solo negli ultimi decenni le ricerche scientifiche hanno cominciato ad interessarsi ad esse.

 

Gli effetti sulla digestione e non solo…

Promosse storicamente soprattutto per i loro effetti sulla digestione, stimolano l’appetito, aumentano la produzione di enzimi digestivi e la secrezione di acidi biliari, e riducono il tempo di transito del cibo a livello del tratto gastrointestinale.

Solo recentemente si sono invece scoperte le potenzialità di una serie di composti presenti in questa categoria di alimenti e di cui sentiremo sempre più parlare: la capsaicina contenuta nel peperoncino, la curcumina il pigmento che colora di giallo la curcuma, la piperina presente nel pepe nero, i gingeroli che caratterizzano lo zenzero, solo per citarne alcuni, sostanze dalle interessanti proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e cardioprotettive.

Chissà se tra non molto, paprika, cannella, pepe e company, verranno consigliati per la prevenzione di alcune patologie o addirittura prescritti nella loro terapia?!

Data la loro complessità gli studiosi stanno cercando di capire i meccanismi d’azione e come assorbire tali composti nel modo corretto. La curcumina, ad esempio, presenta una scarsa solubilità in acqua, motivo per il quale il nostro organismo per poterla assimilare necessita di assumerla contemporaneamente a dei grassi. Inoltre si è scoperto che la presenza della piperina aumenta la biodisponibilità della curcumina. E’ per tali motivi che gli esperti consigliano di assumere la curcuma in associazione a dei grassi e al pepe nero, al fine di potenziarne gli effetti, e poter trarre un reale vantaggio dal suo consumo.

 

In alternativa al sale da cucina

Spezie, e erbe aromatiche, sono promosse dai nutrizionisti da diverso tempo in quanto rappresentano anche un valido aiuto in cucina per ridurre l’utilizzo del sale (o meglio del sodio in esso contenuto!).

Nella nostra alimentazione le fonti di sodio sono molte: lo troviamo naturalmente presente nella composizione degli alimenti come carne, pesce, verdura… aggiunto ai piatti cucinati o nell’acqua di cottura ed è inoltre presente nella maggior parte dei prodotti trasformati che acquistiamo, pane, grissini, formaggi, salumi…
La nostra alimentazione moderna è di conseguenza troppo ricca di sodio, e tale eccesso sta contribuendo a peggiorare il nostro stato di salute, aumentando il rischio di insorgenza di alcune problematiche, come l’ipertensione arteriosa, le malattie al cuore, le problematiche ai vasi sanguigni, ai reni, l’osteoporosi e i tumori.

Via libera quindi all’utilizzo di basilico, rosmarino, zafferano e paprika; limitate il più possibile sale, salsine e dadi da cucina.

Dr Elena Piovanelli – dietista

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