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Il CIOCCOLATO

25/03/2016

Molti stentano a credere che il cioccolato, alimento che stimola tante piacevoli sensazioni, possa anche fare bene al nostro organismo, ma è così, e lo hanno dimostrato numerosi studi scientifici.

La storia del cioccolato è iniziata probabilmente in Messico, dove il clima tropicale ha favorito la crescita della pianta da cui deriva, e i primi ad iniziare la sua coltivazione furono i Maya, che erano soliti utilizzarlo per preparare una bevanda, poco gradevole e molto amara, considerata però gradita dagli dei, e nella quale venivamo spesso aggiunti peperoncino, spezie e fiori.

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Fu il botanico Linneo che, a conoscenza di questa usanza, decise di assegnare a questa specie di pianta il nome Theobroma cacao, letteralmente ‘cibo degli dei’. Il termine cioccolato oggi identifica l’alimento che deriva dalla lavorazione dei semi (fave) presenti nei frutti dell’albero del cacao. Questi frutti, detti cabosse, hanno un aspetto che ricorda vagamente la forma di un melone allungato, il cui guscio (molto duro da aprire) può avere un colore giallo, o rosso, o marrone; al loro interno sono contenute le preziose fave di cacao, un tempo persino usate come moneta di scambio, dalla cui lavorazione si ottiene il cioccolato, un alimento amato da grandi e piccini.

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Negli ultimi anni il cacao, e i suoi derivati, sono stati oggetto di studi da parte di numerosi ricercatori e le varie analisi hanno rilevato che i suoi semi sono un’importante fonte di antiossidanti, rafforzando quindi l’idea che nell’ambito di una dieta variata il cioccolato possa contribuire in modo significativo alla prevenzione di patologie.

In sintesi possiamo dire che grazie alle numerose sostanze in esso contenute, il consumo di cioccolato ha effetti positivi sul colesterolo e in generale sul sistema cardiovascolare, potenzia il sistema immunitario e rallenta l’invecchiamento delle cellule, stimola la concentrazione e favorisce il buon umore, e sembra anche avere un’azione nella prevenzione della carie.

Il cioccolato a differenza di quanti molti pensano, ha un indice glicemico relativamente basso, ciò significa che, dopo averlo ingerito, lo zucchero nel sangue si innalza meno velocemente che dopo il consumo di altri alimenti a base di zucchero o di amido facilmente digeribile.cocoa-1134229_1280

Importante però sottolineare due aspetti: per prima cosa gli studi hanno confermato che per far bene alla salute il cioccolato deve esser rigorosamente fondente e di qualità, e altro aspetto da non trascurare sono stati valutati consumi moderati di cioccolato. La maggior parte dei consumatori purtroppo tende ad identificare con il termine “cioccolato” anche prodotti che in realtà non possono vantare nessuna delle proprietà sopra riportate, e che in molti casi possono anche contribuire a peggiorare la qualità della dieta, se assunti in abbondanza.

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Risulta quindi fondamentale leggere le etichette dei prodotti e verificare la percentuale di cacao in essi contenuta: solo nel Cioccolato Fondente almeno al 70% è garantita la presenza significativa delle sostanze che hanno effetti positivi sul nostro organismo.

Leggendo gli ingredienti dovreste poi verificare la presenza di burro di cacao (e non altri grassi di origine vegetale), di zucchero e di aromi (spesso si tratta di vaniglia, meglio naturale e non di sintesi). Per chi di voi li gradisse oggi esistono anche prodotti aromatizzati con spezie (peperoncino, pepe, cannella), fiori, menta, agrumi, caffè…

 

Elena Piovanelli, dietista

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