Vegetariano o vegano?
L’alimentazione vegetariana in generale è un modello alimentare che esclude tutti i tipi di carne animale, di terra (bovini, suini, ovini, selvaggina), di aria (pollame, altri volatili da cortile e selvaggina), di mare (pesci e mammiferi acquatici, molluschi, crostacei) e tutti i prodotti di trasformazione industriale da essi derivabili (come ad esempio salumi o patè).
Nello specifico esistono però diverse tipologie di vegetariani:
– i latto-ovo-vegetariani che non mangiano carne e pesce, ma consuma latte, latticini e uova; nel caso in cui fosse escluso il consumo anche di uno di quest’ultimi alimenti, per motivi personali o di intolleranze o allergie, si parla di latto-vegetariani (consumano latticini, ma escludono l’utilizzo delle uova), o di ovo-vegetariani (viceversa escludono i latticini);
– e i vegani, ovvero i vegetariani che escludono dalla propria alimentazione anche tutti i prodotti indiretti dell’animale, ovvero latte, uova e persino il miele.
Esiste in realtà anche un’altra categoria di persone che consuma saltuariamente carne bianca, e pesce: quando questi cibi vengono assunti con una frequenza inferiore a 1 volta la settimana, questi soggetti vengono definiti da alcuni ricercatori come semivegetariani.
Se da un lato tali modelli alimentari sono caratterizzati da alcune limitazioni, dall’altro vengono assunti e valorizzati cibi che molti onnivori non consumano abitualmente: i cereali integrali, i legumi (intendendo anche i prodotti che ne derivano: bevanda di soia, tofu, temphe…), verdura, frutta fresca, grassi (oli, semi e frutta secca oleaginosa).
Nel 2009 l’American Dietetic Association, si è espressa ufficialmente in merito a tali regimi, e anche successivamente ha confermato tale posizione:
“le diete vegetariane tendono ad avere un contenuto di grassi saturi e di colesterolo ridotto, e più elevate quantità di fibre, magnesio, potassio, vitamina C, folati, carotenoidi, flavonoidi e altri fitocomposti.
Queste differenze nella composizione nutrizionale possono spiegare alcuni dei vantaggi salutistici negli individui che seguano un’alimentazione vegetariana variata e bilanciata.
Comunque, vegani e altri tipi di vegetariani, possono presentare ridotte assunzioni di vitamina B12, calcio, vitamina D, zinco e acidi grassi omega-3 a lunga catena.”
Una curiosità: è Pitagora il capostipite del movimento vegetariano; prima di coniare il termine
“vegetariano” (XIX secolo) chi preferiva una dieta senza carne veniva in genere indicato come “pitagorico”.
Dr .Elena Piovanelli, dietista