Notizie

Allergie alimentari vs Intolleranze alimentari

28/09/2018

Le allergie ed intolleranze alimentari sono reazioni avverse agli alimenti, ovvero manifestazioni cliniche indesiderate ed impreviste relative all’assunzione di un alimento

L’allergia alimentare è una reazione “immunitaria” conseguente all’ingestione di un alimento (che il corpo riconosce come estraneo) dal quale cerca di difendersi. I sintomi si possono manifestare immediatamente dopo l’assunzione del cibo incriminato (allergene) e in modalità differenti.
Tra i sintomi più frequenti: gonfiore alle labbra, alla gola, nausea, vomito, gonfiori addominali, diarrea, emicrania, asma, reazioni cutanee come orticaria, eczemi… Sintomi scatenati già dall’assunzione di piccole quantità di alimento.
Mentre l’intolleranza alimentare è una reazione indesiderata del nostro organismo scatenata dall’ingestione di uno o più alimenti. La sintomatologia è dose-dipendente, ovvero dipende dalla quantità ingerita; i sintomi possono comparire anche a distanza di ore e variano a seconda della qualità e la quantità del cibo ingerito. 
Esistono intolleranze definite “enzimatiche”, determinate dall’incapacità dell’organismo di metabolizzare alcune sostanze presenti negli alimenti (ad esempio l’intolleranza al lattosio causata dal deficit dell’enzima lattasi, enzima necessario per digerire lo zucchero presente nel latte).
Le manifestazioni sono varie: dermatiti, difficoltà respiratorie, vomito, diarrea, coliche intestinali…

 

Negli ultimi anni sempre più persone lamentano disturbi di vario tipo che in molti casi vengono istintivamente, ed erroneamente, associati a problematiche di allergie o intolleranze alimentari (gonfiore addominale, sovrappeso, ritenzione idrica, difficoltà digestive…).
Contemporaneamente sono aumentati anche i test a cui le persone possono sottoporsi, in grado di testare la tolleranza del corpo a vari alimenti. Ciò che probabilmente la maggior parte delle persone purtroppo ignora, è che esistono in commercio anche metodiche che non hanno una validità e di conseguenza non riconosciute dalla comunità scientifica.
Tutto ciò ha generato molta confusione tra la popolazione, e la diffusione di diete che escludono determinati alimenti. Diete che, se non adeguatamente gestite, e se non necessarie, possono anche mettere a rischio la salute.
Per tale motivo le maggiori società scientifiche che si occupano di queste problematiche hanno deciso di elaborare un documento congiunto con lo scopo di svolgere un’analisi della documentazione scientifica alla base dei fenomeni delle presunte “intolleranze alimentari” e una valutazione oggettiva sulle evidenze scientifiche esistenti.
E’ stato quindi elaborato un decalogo per far chiarezza in merito: “Le dieci regole per gestire le intolleranze alimentari” (di cui riporto una sintesi):

1. Le intolleranze alimentari non sono responsabili di sovrappeso e obesità, che sono condizioni causate prevalentemente da uno stile di vita inadeguato.

2. No all’autodiagnosi e ai test effettuati direttamente presso i centri laboratoristici senza prescrizione medica.

3. Non rivolgersi a personale non sanitario e attenzione a coloro che praticano professioni sanitarie senza averne alcun titolo.

4. Diffidare da chiunque proponga test di diagnosi di intolleranza alimentare per i quali manca evidenza scientifica di attendibilità.

5. Non escludere nessun alimento dalla dieta senza una diagnosi e una prescrizione medica.

6. La dieta è una terapia e pertanto deve essere prescritta dal medico.

7. Non eliminare il glutine dalla dieta senza una diagnosi certa di patologia glutine correlata.

8. Non eliminare latte e derivati dalla dieta senza una diagnosi certa di intolleranza al lattosio o di allergie alle proteine del latte.

9. A chi rivolgersi per una corretta diagnosi? Medico (dietologo, medico di medicina generale, pediatra di libera scelta, allergologo, diabetologo,
endocrinologo, gastroenterologo, internista, pediatra).

10. Non utilizzare internet per diagnosi e terapia. Il web, i social network e i mass media hanno un compito informativo e divulgativo e non possono sostituire la competenza e la responsabilità del medico nella diagnosi e prescrizione medica.

http://www.adiitalia.net/documenti/news/Allergie%20e%20intolleranze%20alimentari%20-%20decalogo%20corretto.pdf

 

Elena Piovanelli, dietista

Il tuo browser non è aggiornato!

Aggiorna il tuo browser per visualizzare correttamente questo sito., Aggiorna il mio browser

×